Il delfino comune ha una corporatura affusolata ed è caratterizzato da un nuoto rapido e aggraziato. Può assomigliare a prima vista alla stenella striata, di cui ha all’incirca le stesse dimensioni; lo contraddistingue però il disegno a clessidra sul fianco e la peculiare colorazione giallo ocra nella parte anteriore. Compie immersioni in genere non superiori a due minuti e si nutre prevalentemente di pesci anche se non disdegna cefalopodi e crostacei.
I delfini comuni che vivono in area costiera cacciano soprattutto acciughe e sardine vicino alla superficie, spesso attirando anche gli uccelli marini.
Come suggerisce il suo nome, un tempo questa specie era molto abbondante in Mediterraneo, fino a che, qualche decennio fa, e per ragioni ancora non del tutto chiare, ha subito un rapido e drammatico declino, tanto che oggi sopravvive solo in poche aree. I delfini comuni sono presenti sia in ambiente costiero che pelagico, a seconda delle zone. Vive in gruppi di dimensioni variabili e generalmente i più piccoli, costituiti da una decina di animali, sono tipici in ambiente costiero. Nel Santuario Pelagos si incontrano molto raramente, e i pochi individui vengono per lo più avvistati in gruppi misti con le stenelle striate. Si ipotizza che esistano anche degli ibridi tra le due specie.
Dalla macchia bianca al centro della pinna dorsale e dalle relative tacche sul margine posteriore
Nel Santuario Pelagos si incontrano molto raramente e vengono per lo più avvistati insieme alle stenelle striate.
I delfini comuni sono meno longevi degli altri delfinidi di maggiori dimensioni, poiché vivono poco più di venti’anni. Le femmine possono partorire all’età di circa sette anni, dopo una gestazione di 10-11 mesi. I neonati non sono più lunghi di 90 cm e vengono allattati per circa 10 mesi. Per tutto questo periodo, e per molti mesi ancora, i piccoli rimangono strettamente associati con le madri.
